Cosa significa quando si dice che in un appartamento c’è una parete non dichiarata? E cosa prevede la legge in merito?
Immagina di possedere un appartamento in un condominio. Qualche anno fa, hai deciso di fare dei lavori di manutenzione, e hai comunicato tutto agli uffici comunali come richiesto. Durante questi lavori, però, hai deciso di spostare una porta interna rispetto a quanto previsto nei disegni allegati alla comunicazione inviata al Comune.
Questo cambiamento, non riportato o aggiornato nei documenti catastali, si chiama difformità del titolo abitativo e crea una situazione di “parete non dichiarata”. Ma cosa significa esattamente? È considerato un abuso edilizio? E come si può risolvere? Vediamo davanti alla legge che cosa significa questo e che cosa è previsto per chi ha questo tipo di problema.
Come si risolve il problema
Quando parliamo di difformità dal titolo abilitativo, ci riferiamo a tutte quelle modifiche apportate durante i lavori che non sono state dichiarate come dovuto. In passato, per sanare una situazione di questo tipo, era necessario presentare una Comunicazione di inizio lavori in sanatoria (CILA) e pagare una sanzione amministrativa di 1.000 euro. Ma con l’arrivo del Decreto Legge 69/2024, noto come “Salva Casa”, la situazione è cambiata in modo significativo.
Il Decreto “Salva Casa” infatti, introduce un condono per le piccole difformità edilizie interne, considerate come “tolleranze esecutive” che non rappresentano una violazione edilizia. Questo significa che per certi piccoli cambiamenti, non è necessario seguire l’intero processo di sanatoria. Gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, che rientrano entro certi limiti, sono tollerati.
I limiti di tolleranza sono i seguenti:
- 2% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità immobiliari con una superficie utile superiore a 500 metri quadrati.
- 3% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità immobiliari con una superficie utile tra 300 e 500 metri quadrati.
- 4% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità immobiliari con una superficie utile tra 100 e 300 metri quadrati.
- 5% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità immobiliari con una superficie utile inferiore a 100 metri quadrati.
Quindi, se il tuo appartamento ha una parete non dichiarata e questa difformità rientra nei limiti di tolleranza stabiliti dal “Salva Casa”, non devi preoccuparti di sanarla formalmente. Un tecnico abilitato può dichiarare questa tolleranza esecutiva quando si attesta lo stato legittimo dell’immobile.
Questa dichiarazione deve essere inserita nei moduli per nuove richieste, comunicazioni edilizie, o allegata agli atti di trasferimento o costituzione di diritti reali sull’immobile. E poiché queste piccole difformità non sono considerate violazioni edilizie, non dovrai pagare alcuna sanzione amministrativa. Inoltre, l’immobile può essere tranquillamente venduto, e la difformità non verrà considerata un abuso edilizio. Questo significa che non ci saranno conseguenze legali per te o per chi ha effettuato la modifica.