C’è un pericolo dietro l’angolo per i percettori di NASPI e DIS-COLL. Scopriamo quando si perde il diritto alle indennità di disoccupazione.
Le condizioni di fruizione delle indennità di disoccupazione devono essere rispettate oppure si perderà il diritto all’erogazione di NASPI e DIS-COLL. Cosa devono sapere i beneficiari, tutti i dettagli da conoscere.
Due indennità dedicate a chi rimane involontariamente senza lavoro. La NASPI si rivolge a dipendenti subordinati che interrompono un rapporto di lavoro e hanno maturato 13 settimane di contribuzione minimo nei 4 anni precedenti alla cessazione del lavoro oppure 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi prima della cessazione. L’indennità viene corrisposta per un numero massimo di 24 mesi e nella misura del 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni di lavoro.
La DIS-COLL, invece, si rivolge agli assegnisti, dottorandi di ricerca con borsa di studio e ai collaboratori coordinati e continuativi oppure a progetto. Viene pagata mensilmente per la metà dei mesi di contribuzione dell’ultimo anno di lavoro per un massimo di sei mesi di erogazioni. L’importo è il 75% del reddito medio mensile. Per entrambe le indennità ci sono condizioni da rispettare se non si vuole perdere in un attimo il diritto alle prestazioni.
Addio NASPI e DIS-COOL, i percettori tremano
I percettori di NASPI e DIS-COLL devono sapere che possono lavorare mentre percepiscono l’indennità di disoccupazione ma restando entro determinati limiti reddituali. Nello specifico, il Decreto fiscale 21602023 ha parificato la soglia alla no tax area, portando il limite di reddito a 8.500 euro nel 2024 in caso di lavoro dipendente o parasubordinato e a 5.500 in caso di lavoro autonomo.
Chi percepisce la NASPI o la DIS-COLL e lavora ha l’obbligo di comunicare all’INPS il reddito annuo presunto consentendo all’ente di ridurre l’indennità in base all’importo indicato. Tale comunicazione dovrà essere effettuate entro un mese dalla richiesta di domanda di prestazione.
Da sapere, poi, che eventuali redditi da prestazioni di lavoro occasionale con Libretto famiglia oppure contratto telematico Presto sono cumulabili con NASPI e DIS-COLL entro i 5 mila euro. Per le prestazioni da lavoro agricolo occasionale, i redditi accumulati per 45 giornate lavorative al massimo non incideranno sulle indennità.
Per poter continuare a ricevere le indennità ridotte, inoltre, sarà necessario che il datore di lavoro/utilizzatore siano diversi dal datore di lavoro e utilizzatore per i quali il percettore ha prestato attività lavorativa quando è cessato il rapporto di lavoro che ha determinato il diritto all’indennità di disoccupazione. Non dovranno esserci nemmeno rapporti di collegamento o controllo né assetti proprietari coincidenti.