Pablo Neruda
Pseudonimo
di Ricardo Neftalí Reyes Basoalto nato a Parral in Cile nel
1904, sicuramente una delle voci più significative del XX
secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza. La
sua prima raccolta è del 1923 e s'intitola
Crepuscolario. Nel 1924 vengono pubblicate le
Venti poesie d'amore e una canzone disperata, con le
quali Neruda viene riconosciuto come il più famoso giovane
poeta dell'America latina. Del 1933 è la raccolta
Residenza sulla terra, dove vengono raffigurate
immagini disperate di un mondo distrutto dal progresso.
Trascorre un periodo in Spagna all'epoca della guerra civile, dopodiché ritorna in Cile; si iscrive al Partito comunista e viene eletto senatore. Nel 1948, a seguito di un processo politico intentatogli dal presidente del Consiglio Gonzales Videla, è costretto all'esilio. In questi anni difficili scrive Canto generale (1950), dove celebra la storia e la natura dell'America. Vive in Italia tra il 1951 e il 1952, e qui compone I versi del capitano e Le uve e il vento. Nel 1952 torna in Cile e scrive le Odi elementari. Sostiene l'elezione di Salvador Allende e ottiene la carica di ambasciatore del Cile in Francia. Torna in patria nel 1972, dopo aver ricevuto, nel 1971, il premio Nobel per la letteratura e il premio Lenin per la pace, muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet, che segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.