Juan Ramon Jimenez
Nasce
a Moguer, Andalusia, nel 1881. Viene insignito del premio Nobel per
la letteratura nel 1956. Esiliato dalla Spagna allo scoppio della
guerra civile, vive a lungo negli Stati Uniti, a Cuba e a Puerto
Rico.
La sua poesia si distingue per le innovazioni tecniche, la squisita delicatezza del sentimento, le sottili sfumature di tono e ritmo, la tenue liricità.
Nei suoi versi Jiménez esprime languida malinconia, meste riflessioni sulla solitudine e la sofferenza, e l'anelito verso la bellezza spirituale. Le principali raccolte delle sue poesie sono Anime di violetta (1900), Arie tristi (1903), Giardini lontani (1905), Dimenticanze (1909). L'opera più nota di Jiménez è forse Platero e io (1917).
Muore a San Juan de Puerto Rico nel 1958.